Un elemento fondamentale per una riconversione green della propria attività che porti a un effettivo miglioramento dei risultati finanziari passa anche dal coinvolgimento dei propri dipendenti. Possono essere proposti incentivi a chi dimostra di contribuire fattivamente alla riduzione degli sprechi o propone soluzioni innovative. Non servono premi in denaro: riconoscimenti adeguati per l’impegno del “miglior dipendente eco-friendly” potrebbero essere una giornata di ferie extra o una gift box tematica. Altra buona prassi è quella di inserire in ufficio solo prodotti per il consumo di alimenti biodegradabili e compostabili o – ancora meglio – dotare i lavoratori di bicchieri, tazzine e bottigliette durevoli e personalizzabili. Ricordiamoci infine che perfino un semplice caffè espresso sorseggiato durante una pausa può essere un gesto che nuoce all’ecosistema: le capsule sono infatti “altamente inquinanti” perché difficili da riciclare proprio a causa del loro imballaggio.
Contro ogni rischio la parola d’ordine è resilienza
Mitigare gli effetti del cambiamento climatico o rallentarne la crescita con comportamenti virtuosi è importante, ma può non bastare: spesso dobbiamo affrontare le conseguenze drammatiche del mutamento che è già in corso. Eventi estremi, come alluvioni, grandinate, black out possono colpire duramente la nostra azienda, impedendoci di lavorare e fornire servizi ai nostri clienti. Per questo un imprenditore deve conoscere i possibili rischi cui è sottoposto e prepararsi al meglio. La parola d’ordine è
resilienza: se gli imprevisti non si possono prevenire, ci si può però preparare ad affrontarli. Il progetto
Derris ne è un esempio: si tratta di uno strumento che aiuta a conoscere, attraverso un tool, a quali rischi l’impresa è esposta e come ridurli. L’arte della resilienza si impara ed è la premessa per un futuro sereno.
Il lavoro flessibile, una soluzione che accontenta tutti
Sono sempre più numerose le aziende pronte a implementare il lavoro agile e a coglierne opportunità e benefici. Se la vostra attività lo consente, introducete lo smart working. Proprio secondo una fotografia dell’Osservatorio sullo smart working del Politecnico di Milano, sono stati circa 305.000 i lavoratori che nel 2017 hanno sperimentato questa modalità di impiego con una crescita del 60% sul 2016. Consentite ai vostri dipendenti di lavorare da casa un giorno al mese o, perché no, alla settimana: apprezzeranno l’opportunità migliorando la loro produttività e motivazione. Saranno fieri di lavorare per un imprenditore al passo con i tempi e attento ai bisogni del proprio team. E attraverso l’uso delle nuove tecnologie e di strumenti utili a creare ambienti lavorativi fluidi e diffusi, l’azienda ammortizzerà i costi di ogni singola postazione lavorativa.