La salute: spendiamo con riluttanza il minimo indispensabile per mantenerla, ma spenderemmo fino all’ultimo centesimo per riconquistarla
IL RISPARMIO TORNA AD AUMENTARE
Alla ricerca di sicurezza, gli italiani puntano sul risparmio. I dati parlano di un aumento della propensione ad accantonare parte dei propri guadagni come sostegno in caso di necessità, con una preferenza per la liquidità in banca che rende poco o nulla ma è sempre disponibile e al sicuro da possibili bizze del mercato azionario: il 64,1% degli italiani riesce ad accantonare denaro, di questi, il 66,1% per poter fronteggiare spese impreviste e il 52,3% per sentirsi le spalle coperte*.
*Fonte Censis- “Dal cash cautelativo alla protezione”
LA SPESA PRIVATA PER IL WELFARE FAMILIARE CRESCE
Il Welfare familiare è il complesso delle iniziative e delle spese che la famiglia sostiene per garantire il benessere e la sicurezza sociale dei propri membri.
È un settore che nel 2018 è cresciuto dell’7% rispetto all’anno precedente. Di seguito le principali aree del welfare e la dimensione di ognuna, con la variazione percentuale rispetto all’anno precedente.
*Fonte MBS Consulting – Rapporto sul bilancio di welfare delle famiglie italiane
L’AUTOASSICURAZIONE NON È LA RISPOSTA
Cresce il risparmio, aumenta la spesa privata per il welfare, le famiglie italiane ricorrono sempre di più all’autoassicurazione. L’adagio secondo cui “chi fa per se fa per tre” per l’autoassicurazione non funziona.
Quando si tratta di proteggersi dai rischi è piuttosto difficile riuscire ad ottenere un risultato accettabile facendo da soli. Ecco perché.
1° PROBLEMA: non sempre sappiamo vedere i rischi che realmente ci minacciano .
2° PROBLEMA: anche se li vediamo, non possiamo immaginare il loro impatto economico.
3° PROBLEMA: per quanto possiamo accumulare, non sarà mai abbastanza da tenerci indenni da un evento imprevedibilmente grave.
VANTAGGI TANGIBILI DELL’OFFERTA UNIPOLSAI PER IL WELFARE FAMILIARE
Evidenziamo due tipologie di agevolazioni:
1. DETRAZIONI
Per i contratti vita relativi al rischio morte e invalidità è prevista la detrazione dell’imposta nella misura del 19% sul premio afferente al rischio morte e invalidità permanente (quest’ultima se non inferiore al 5%), fino a un massimo di €530.
Per le polizze Long Term Care, è previsto un limite massimo di detraibilità al 19% fino ad un massimo di €1.291,14.
2. DEDUZIONI
È la previdenza complementare a fornire il massimo beneficio fiscale ai contratti assicurativi. L’incentivo molto forte che lo Stato fornisce ai sottoscrittori di un PIP è la deducibilità del premio versato – sino a un massimo di €5.164,57 – dal reddito imponibile lordo.
3. TASSAZIONI AGEVOLATE SUI CAPITALI EROGATI
I PIP vedono le plusvalenze tassate con una aliquota al 20% – anziché al 26%, come tutti i prodotti finanziari.
I capitali percepiti in caso di morte in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita, a copertura del rischio demografico, sono esenti da IRPEF.
Le somme percepite in caso di morte dell’Assicurato sono esenti dall’imposta sulle successioni.