Vivere bene e più a lungo: la salute è una questione di stile (di vita)

Vivere sani fino a 110 anni non è più un miraggio ma una possibilità concreta, un obiettivo a portata di mano. Specie per noi italiani, sempre più attenti nel prenderci cura di noi stessi e del nostro benessere psicofisico.

Italiani e salute: i numeri parlano chiaro

Gli italiani sono diventati più attenti al proprio stile di vita, lo confermano i numeri sulla crescita dell’attività sportiva, con un incremento registrato a partire dal 2015 di quasi il 3% di chi la pratica con una certa frequenza (Rapporto Istat del 2016). Non è un caso che si sia registrata una riduzione importante del numero dei fumatori e del consumo di superalcolici.

Anche per quel che riguarda l’alimentazione abbiamo cambiato atteggiamento: c’è un’attenzione quasi ossessiva nei confronti del cibo. Mangiamo porzioni assai ridotte rispetto a un passato relativamente recente. Le abitudini alimentari dagli anni del cosiddetto boom economico a oggi sono molto cambiate.  Ora consumiamo meno proteine animali e più frutta e verdura, siamo attenti alla provenienza e ai metodi di produzione di ciò che mangiamo (con un fiorire di sigle: DOP, IGP, DOC, Km0, Bio, rigorosamente made in Italy). E, rispetto ai primi anni Duemila, abbiamo ridotto le nostre porzioni pro capite di circa 230 grammi al giorno (Rapporto Coop 2016).

Un altro rapporto (Rapporto Eurispes 2017), ci conferma che sempre più consumatori (75,4%) controllano l’etichettatura e la provenienza degli alimenti, senza trascurare che sono ormai il 7,6% gli italiani che seguono una dieta vegetariana o vegana.

Insomma il benessere è il nuovo obiettivo degli italiani in tutti gli aspetti della vita quotidiana.

“Elisir di lunga vita”: uno scenario possibile?

Il “guru della longevità”, così ribattezzato dal “Time”, è Valter Longo, il biochimico italiano diventato una celebrità negli USA, dove ha rivoluzionato la ricerca su staminali e invecchiamento ideando la dieta-mima digiuno.

Longo è l’autore del libro “La dieta della longevità” (Vallardi Editore): un’autentica guida per aspiranti centenari. Consigli utili per un’alimentazione “green” senza carne, con pochi zuccheri, pochi grassi saturi e molti carboidrati integrali, tanta frutta a guscio e pesce quanto basta. Una dieta capace di mantenere giovane il corpo riducendo in modo significativo il rischio di cancro, patologie cardiovascolari e autoimmuni, diabete e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

Ma per vivere tanto, e bene, autoregolamentarci non basta: è necessario anche monitorare con regolarità il nostro stato di salute  con controlli medici periodici in grado di segnalare eventuali campanelli d’allarme e intervenire per tempo.

Monitoriamo la nostra salute

Da dove cominciare? Sembra banale, ma ben pochi lo fanno: effettuiamo con regolarità una visita di controllo presso il nostro medico di famiglia. Lui conosce la nostra storia sanitaria, il nostro stile di vita e saprà consigliare gli esami da effettuare.

Non affidatevi alle offerte di check up standardizzate per tutti col rischio di sottoporsi a esami inutili. Certo è opportuno controllare, specie dopo i 40 anni, i livelli di colesterolo, la glicemia, la pressione arteriosa. Controlli regolari dal ginecologo e mammografia sono essenziali per le signore e, verso i 50 anni, una colonscopia è fortemente consigliata a tutti.

Ma con l’allungamento della vita media meglio controllare anche la vista. Ammettiamolo, troppo spesso sottovalutiamo la salute dei nostri occhi e ce ne ricordiamo solo quando c’è da rinnovare la patente.  Vedere poco o male, invece, oltre a mettere a rischio la nostra sicurezza e quella degli altri quando siamo al volante, con l’andare del tempo limita le nostra autonomia e la possibilità di una vita attiva e stimolante.

 

Quando è in gioco il nostro benessere dunque, meglio non avere esitazioni, e tenere presente che sono 3 le tappe fondamentali per preservare la nostra salute e quella dei nostri cari:

  • stile di vita attivo e alimentazione corretta;
  • controlli periodici e monitoraggio della buona salute dei nostri organi;
  • cura tempestiva nel caso di insorgenza di patologie.

In quest’ultimo caso, certo è meglio affidarsi a centri specializzati e a strutture sanitarie di eccellenza.

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